Friday, September 16, 2016



I mari acidi quali sono le conseguenze

Oceani e atmosfera dovrebbero essere considerati come un unico sistema, quindi continuamente in stretta relazione e di conseguenza le vicende di uno influenzano inevitabilmente l’altro. Infatti l’emissione di gas serra nell’atmosfera e l’aumento esponenziale di anidride carbonica, causano per forza di cose conseguenze anche ai nostri fantastici mari. Concretamente si verifica un continuo scambio di gas fra mare e atmosfera, e proprio i gas a contatto con la superficie dell’acqua tendono a dissolversi in essa. Questo incide anche su tutte le creature che popolano i nostri mari, la differenza è che in mare questi gas si trovano disciolti nell’acqua. Quindi l’aumento delle emissioni di queste sostanze tendono ad incidere sulla vita di questi animali aumentando anche nelle acque marine.


Come ben sappiamo la maggior parte del pianeta è ricoperta da acqua di mare e il problema del riscaldamento globale ovviamente non esclude il coinvolgimento dei nostri oceani che nonostante aumentino per via dello scioglimento dei ghiacciai, sono i primi ad essere a rischio, soprattutto per quanto riguarda tutte le specie marine che li popolano. 

L’emissione dei gas serra stanno rendendo i mari molto acidi, si verifica cioè lo scioglimento di anidride carbonica atmosferica nell’acqua marina, che genera una sostanziale reazione chimica, potenzialmente pericolosa che porta all’aumento dell’acidità dell’acqua, e dunque ad una modifica delle sue condizioni. Questo processo secondo gli studiosi è in rapido aumento. La conseguenza è la minaccia di esistenza di molti organismi, o addirittura dell’intero ecosistema marino.  Questo pericolo, già in atto, ha bisogno di interventi concreti e immediati, ancor prima che si raggiunga una situazione davvero critica, per l’esistenza dell’intero pianeta.  


L’acidificazione delle acque si traduce in una seria dissoluzione di gusci calcarei delle conchiglie di molluschi, echinodermi, alghe, plancton calcareo, ma soprattutto dei coralli, che rappresenta la preoccupazione maggiore. Questo in quanto proprio la barriera corallina ha dei compiti importantissimi per la vita dell’intero ecosistema. Essa infatti, è riconosciuta oltre che come habitat per tantissime specie di anomali marini, che senza si estinguerebbero. I coralli riescono anche a creare una vera e propria barriere, per la protezione delle coste e quindi, in definitiva, per il corretto sviluppo di intere catene alimentari.

I dati registrati in merito sono davvero allarmanti, infatti si calcola che la formazione di barriere coralline sta, drasticamente calando, ormai in tutto il mondo e recenti studi mostrano che scenderà ancora ben del 60% nei futuri cento anni.

I problemi per i mari riguardano la combinazione di due fenomeni importanti, all’inquinamento delle acque, si aggiunge lo sfruttamento della pesca. Questi due fenomeni stanno portando a delle conseguenze gravissime, anche mortali che con altre forze distruttive, portano all’emergere di situazioni davvero catastrofiche. Soprattutto per tutte quelle migliaia di persone che della pesca fanno il proprio vivere quotidiano, per il nutrimento e i mezzi di sussistenza. Trovandosi nelle condizioni di andare via dai propri villaggi e dalle terre per carenza di cibo, cercando altre fonti di sostentamento. Questo va ad incidere sulla situazione economica mondiale. Per approfondimenti potete dare uno sguardo all’articolo pubblicato su green report 


Gli elettrodomestici ad energia solare

Oggi il problema del surriscaldamento terrestre riguarda tutti indistintamente, e ognuno di noi dovrebbe contribuire anche con poco a salvaguardare il pianeta, che giorno dopo giorno va verso il collasso. Il surriscaldamento è un processo assolutamente naturale, purtroppo però l’uomo e le sue attività stanno velocizzando in maniera repentina un fenomeno di per se preoccupante. 


La domanda è esiste un modo per poter fronteggiare il problema senza rinunciare alle comodità? La tecnologia nel settore delle energie rinnovabili e della meccanica sta facendo passi da gigante. Infatti esiste il modo di alimentare i nostri elettrodomestici anche con impianti assolutamente ad energia rinnovabile per uso prettamente domestico. Questo vi consentirà di ridurre i consumi e le spese, affiancando allo stesso tempo elettrodomestici con classi energetiche elevate, in questo modo potrete ridurre emissioni e usufruire di tutte le comodità nel totale rispetto dell’ambiente, anche quando fa più caldo e volete accendere il vostro condizionatore, scegliete bene per creare il vostro clima migliore senza conseguenze per il vostro pianeta. 


La risposta dunque è l’installazione di un impianto fotovoltaico. Non collegati alla rete elettrica nazionale, anche se esistono quelli che possono essere alimentati anche dalla rete elettrica, soprattutto nel caso di necessità, oppure in sostituzione di gruppi elettrogeni a gasolio particolarmente inquinanti.

Esistono anche dei sistemi con funzione storage, il cui scopo è quello di accumulare energia di giorno così che possa essere utilizzata in ogni momento. Ottimo modo per risparmiare, sfruttando questa energia durante le fasce orario in cui l’elettricità è più costosa.. Sono connessi alla rete elettrica, che possono quindi utilizzare come riserva.
Basta avere un po, di spazio, un balcone, un giardino o un tetto, così da poter installare il modulo fotovoltaico, montato preferibilmente verso sud, in una zona preferibilmente  libera da ombra, anche se si verifica solo poche ora al giorno. Seppure si tratti di piccoli impianti, la loro tecnologia non è affatto di poco conto. Realizzati in modo da accumulare abbastanza energia per consentire l’utilizzo anche per diverse ore o addirittura giorni: non sempre quando splende il sole c’è bisogno di usare un certo elettrodomestico e viceversa.



I cambiamenti climatici in Italia

Tutto il mondo è spettatore spesso inerme, dei  continui disastri legati ai mutamenti climatici repentini e inarrestabili, persino l’Italia si sta scaldando velocemente. Fino a qualche anno fa, quando si parlava di cambiamenti climatici, si pensava allo scioglimento dei ghiacci conseguenze dell’innalzamento delle temperature e l’aumento degli oceani. Il problema che non si tratta solo di questo. Oggi assistiamo a fenomeni ben più devastanti che intaccano ogni cosa, oltre all’ambiente e al clima, ci vanno di mezzo la possibilità di estinzione di piante, animali, per non parlare dei disastri colossali per quanto concerne l’agricoltura che produce il cibo, in crisi in seguito a siccità e mancanza d’acqua. Assistiamo ad fenomeno di gran lunga molto più pericoloso del semplice innalzamento degli oceani, come del resto presenta ask news in un suo articolo. La mancanza d’acqua potabile, problema che già esiste purtroppo in molti paesi in via di sviluppo, la cui popolazione spesso è costretta a fare chilometri per procurarsela, oppure accontentarsi di acqua sporca e inquinata. 


Insomma, ancora abbiamo visto poco, il problema dell’acqua potabile è ormai comune a tutti, persino in Italia, anche se molti continuano a credere che non vi sia pericolo, basta aprire il rubinetto. Invece, la situazione è molto più critica di quello che sembra.

Infatti secondo diversi studi le conseguenze dell’aumento della temperatura porteranno l’Europa e soprattutto l’Itali a dover fronteggiare spese elevatissime, che metteranno in crisi l’economia dell’intero paese. Le conseguenze del riscaldamento globale sono già in atto e sicuramente le cose non miglioreranno. Allagamenti, siccità, mettono in ginocchio l’agricoltura. Inondazioni, incendi e danni alle coste e l’aumento esponenziale dei decessi, sono scenari in atto che cominciano a destare serie preoccupazioni.  Gli studi dimostrano che chi pagherà più amari gli effetti sono e saranno i paesi del sud Europa, compresa l’Italia, oltre che Portogallo, Spagna, Grecia e Bulgaria. 


Sono diverse le situazioni che richiedono una certa attenzione, dove si stima che i danni possano essere decisamente maggiori. Quelle più a rischio sono le risorse idriche e la desertificazione di alcune aree. Ad esse si aggiungono le zone costiere, le regioni alpine e appenninica, la salute, le aree a rischio idrogeologico e tutta l’area idrografica del bacino del Po. Quest’ultimo già ad oggi comincia a dare i primi segni di malessere con gravissime conseguenze per la nostra agricoltura. In particolare quello che sta accadendo, è che il fiume presenta un importante calo principalmente nel periodo estivo, questo porta inevitabilmente all’immissione di acqua salata proveniente dall’Adriatico, causando un conseguenza sulle acque del fiume, che non possono essere utilizzate per l’irrigazione di campi e coltivazioni nei periodi più caldi. Dunque l’unica possibilità per limitare i danni è quella di ridurre le emissioni di gas serra, attraverso azioni concrete per minimizzare i danni, i costi sicuramente sarebbero minori al contrario nel caso in cui si optasse per non promuovere politiche in questa direzione. Puntando ad esempio sull’energia alternativa e riciclo dei rifiuti, già sarebbe un passo davvero importante per il paese ma soprattutto per il nostro pianeta.



Cosa sono le fonti di energia rinnovabile

Oggi assistiamo a una situazione ambientale davvero preoccupante, manifestandosi nella sua pienezza attraverso fenomeni sempre più imponenti e incisivi, praticamente inarrestabili, quali siccità, alluvioni catastrofiche. Provocati da un innalzamento della temperatura terrestre. Il nostro pianeta sta andando verso il collasso, anzi già in una condizione veramente critica. Probabilmente l’unica possibilità di arginare i danni, è quella di limitare i danni, riducendo le emissioni di gas così detti a effetto serra. Questo è possibile attraverso lo sviluppo e la diffusione delle fonti di energia rinnovabile. Si sente infatti spesso parlare di questo argomento, ma forse molti senza capirne il vero significato. Si tratta di fonti di energia completamente naturali, il cui utilizzo non si traduce in continue emissioni di anidride carbonica e altri gas che vengono continuamente riversati nell’atmosfera. Non pregiudicando in alcun modo le risorse naturali. L’unica vera alternativa alle fonti fossili. 


Parliamo anche di energie pulite, dette appunto rinnovabili, primo tra tutte il sole con le cellule fotovoltaiche; il vento che si traduce in energia eolica, quella idroelettrica che riesce a produrre energia attraverso la caduta dell’acqua e la  biomassa, energia prodotta attraverso il processo di sintesi clorofiliana. Poi c’è l’energia nucleare e quella geotermica che non derivano dall’irragiamento solare, e particolarmente pericolose. 


Il principio è quello dunque di sfruttare risorse naturali per generare energia assolutamente pulita. In questo modo oltre a produrre energia immediatamente utilizzabile si riduce al minimo l’impatto sull’ambiente, senza alcuna emissione nociva nell’atmosfera. Sono fonti che inesauribili, nel senso che non sono limitate a differenza di tutte quelle fonti quali petrolio, metano e altro. Limitando anche i costi di produzione e di distribuzione di energia. Questo bellissimo panorama appena illustrato, sembra molto semplice a parole, in realtà è molto più complesso di quanto si immagini. Sicuramente negli ultimi anni si è verificato un notevole aumento della produzione di energia rinnovabile, ma purtroppo siamo ancora lontani da un cambiamento radicale, sempre più emergente. La temperatura della terra continua ad aumentare rapidamente e aime le alternativo sono ancora scarse, rispetto a come potrebbe e dovrebbe essere. Incentivi, campagne di sensibilizzazione non bastano. Suggerisco un ottimo articolo pubblicato dalla stampa su questo tema. 


Il problema che le energie rinnovabili per essere efficienti e diffuse necessitano di grandi progressi tecnologici, ma un occasione straordinaria non soltanto di salvare il nostro pianeta, anche di anche di lavoro per un economia in affanno come quella dei paesi occidentali.