I
mari acidi quali sono le conseguenze
Oceani e atmosfera dovrebbero essere considerati come
un unico sistema, quindi continuamente in stretta relazione e di conseguenza le
vicende di uno influenzano inevitabilmente l’altro. Infatti l’emissione di gas
serra nell’atmosfera e l’aumento esponenziale di anidride carbonica, causano
per forza di cose conseguenze anche ai nostri fantastici mari. Concretamente si
verifica un continuo scambio di gas fra mare e atmosfera, e proprio i gas a
contatto con la superficie dell’acqua tendono a dissolversi in essa. Questo
incide anche su tutte le creature che popolano i nostri mari, la differenza è
che in mare questi gas si trovano disciolti nell’acqua. Quindi l’aumento delle
emissioni di queste sostanze tendono ad incidere sulla vita di questi animali
aumentando anche nelle acque marine.
Come ben sappiamo la maggior parte del
pianeta è ricoperta da acqua di mare e il problema del riscaldamento globale
ovviamente non esclude il coinvolgimento dei nostri oceani che nonostante
aumentino per via dello scioglimento dei ghiacciai, sono i primi ad essere a
rischio, soprattutto per quanto riguarda tutte le specie marine che li
popolano.
L’emissione dei gas serra stanno
rendendo i mari molto acidi, si verifica cioè lo scioglimento di anidride
carbonica atmosferica nell’acqua marina, che genera una sostanziale reazione
chimica, potenzialmente pericolosa che porta all’aumento dell’acidità dell’acqua,
e dunque ad una modifica delle sue condizioni. Questo processo secondo gli
studiosi è in rapido aumento. La conseguenza è la minaccia di esistenza di
molti organismi, o addirittura dell’intero ecosistema marino. Questo
pericolo, già in atto, ha bisogno di interventi concreti e immediati, ancor
prima che si raggiunga una situazione davvero critica, per l’esistenza dell’intero
pianeta.
L’acidificazione
delle acque si traduce in una seria dissoluzione di gusci calcarei delle
conchiglie di molluschi, echinodermi, alghe, plancton calcareo, ma soprattutto
dei coralli, che rappresenta la preoccupazione maggiore. Questo in quanto
proprio la barriera corallina ha dei compiti importantissimi per la vita dell’intero
ecosistema. Essa infatti, è riconosciuta oltre che come habitat per tantissime
specie di anomali marini, che senza si estinguerebbero. I coralli riescono anche
a creare una vera e propria barriere, per la protezione delle coste e quindi,
in definitiva, per il corretto sviluppo di intere catene alimentari.
I
dati registrati in merito sono davvero allarmanti, infatti si calcola che la
formazione di barriere coralline sta, drasticamente calando, ormai in tutto il
mondo e recenti studi mostrano che scenderà ancora ben del 60% nei futuri cento
anni.